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Il cuore di Villata

Giovanni Erra - Testo scritto il 28 agosto 2006 

Ogni anno Villata mi ha sempre regalato ricordi ed emozioni particolari. Ogni vacanza era caratterizzata da sensazioni che avrebbero poi alimentato, per tutto l’inverno, il calore dei ricordi di quei giorni.
Nei primi anni era il paesaggio a farla da padrone. Quel mare e quella spiaggia, con l’isola che si erge sullo sfondo, erano prove di assaggio del

 paradiso. Negli anni più recenti, con la maturità, ho incominciato a scoprire la ricchezza umana ed a gustare la sua diversità nella variegata raccolta che Villata mette a disposizione.
Le serate a lume di candela tra un discorso serio e qualche barzelletta, sono state umili lezioni di convivenza. Il gusto di scoprire nuovi caratteri, pensieri diversi. La voglia, presente in tanti, di confrontarsi e contaminarsi con la vita di altri.
La semplicità di sentirsi bambini senza imbarazzi e giocare a biglie sulla spiaggia in gara con ragazzi di 10 anni. E vederli crescere anno dopo anno.  

Avevo scoperto il vero tesoro di un posto tanto anomalo quanto raro.

Ho capito, come tanti prima di me, che, per motivi ancora misteriosi, si era creato un perfetto equilibrio di ricchezze umane ed ambientali. Un irripetibile ed introvabile crogiolo di piccoli gioielli di variegata natura. In questo posto stranamente si evidenziano i nostri caratteri migliori. Nessuno di noi è una persona modello. Nella quotidiana vita borghese capita, a volte, di essere un po’ sopra le righe. Di dimenticarsi, ogni tanto, delle normali regole di convivenza civile. Succede anche a Villata, ma ci si applica di meno. La serenità del luogo pacifica ogni tensione ed il sorriso di un amico ti riporta sulla strada della tolleranza e del rispetto.

Sapevo che questa vacanza sarebbe stata particolare.

Penso a tutto il lavoro fatto quest’inverno. Le tante energie spese. Nei momenti di massimo impegno, preso dal lavoro e dagli impegni familiari, mi chiedevo se ne valeva la pena. Se aveva senso la passione con la quale cercavo di convincere qualche amico a non mollare e che non tutto era finito.

Non so dirvi  dove ho trovato tanta forza. Forse il terrore di vedere quella valle sfigurata da insignificanti costruzioni turistiche. Forse la solitudine per i tanti amici che non avrei più rivisto. Forse il rispetto per un luogo che ha dato tanto e che non meritava l’abbandono dopo essere stato sfruttato o, forse, semplicemente la voglia di fare una cosa giusta.

Non so tutto questo a cosa porterà. Non so cosa succederà il prossimo anno. Forse nessuna ancora lo sa.

Una cosa però la so.
So che Villata mi ha fatto un altro splendido regalo.
Mi ha fatto toccare il suo Cuore.

Tutti conoscono il Corpo di Villata, molti conoscono la Mente, pochi sanno dell’esistenza di un Cuore, io ho avuto il privilegio di toccarlo, sentire il suo calore, vedere la sua energia.

Villata esiste ! Io l’ho vista: ho toccato il suo Cuore. Il cuore di ogni persona che Ama Villata.

Le tante lettere ricevute prima di questa estate raccontavano di quest’amore, nascosto tra i dubbi e le incertezze di una improvvisa riapertura.
E’ bastato arrivare su quella spiaggia per scoprire lo splendore di quest’amore

Un amore che ho visto negli occhi di quelli che ho conosciuto quest’anno.
Un amore che ho sentito nelle parole degli amici discutendo sulla spiaggia.
Un amore toccato con le mani leggendo le tante e-mail di affetto e di sostegno trovate nella mia cassetta di posta elettronica quando sono tornato in ufficio.

Ho dato un mare di energia, sono stato ricambiato con un oceano di affetto.
Un emozione indescrivibile.

Grazie Villata, il mio cuore è a tua disposizione.

Villata Esiste ! Villata è Viva. Allora VIVA VILLATA!

Perdonatemi la retorica o l’eccessivo miele spalmato su queste parole. Lasciatemi un ultimo momento di follia sentimentale per ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato, in particolare l’Amico Fausto ed il Mitico Augusto.
Un grazie anche a Enzo di Genova, Enzo Selis e Consorte, Elisabetta e Thuriam per le traduzioni, gli amici tedeschi Ronald e Brigitte, L’olandese Cor, lo svizzero Peter Ziegler ed il tedesco Martin Deister per l’eccezionale contributo su Internet, Davide per le sue eccezionali foto, Valentina e Claire per la freschezza dei loro sentimenti, Nino e gli amici del Gruppo per il loro prezioso contributo, Il gruppo di francesi di Alan e Gil per il sorriso che mi regalavano ad ogni incontro sulla spiaggia, e ancora: Michele, Roberto (oby), Doriano, Morrison e tutti coloro che, anche se in minima parte, anno contribuito al lavoro svolto.

Per i pessimisti di turno: non è stato tutto rose e fiori, ma di questo avremo tempo per parlarne.


 

 
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