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Giornata Mondiale del Naturismo
La prima domenica di giugno è il giorno dedicato a chi pratica il nudismo Un movimento antico: nacque in Germania alla fine del XIX secolo

Giornata mondiale del naturismo festa per mezzo milione di italiani


Giornata mondiale del naturismo festa per mezzo milione di italiani
ROMA - In Italia, secondo fonti delle associazioni, sono più di mezzo milione, in Europa 20 milioni, negli Usa 40 milioni: sono i naturisti, persone con una filosofia di vita centrata sulla nudità, considerata uno stato naturale. E che da sei anni celebrano la loro Giornata mondiale nella prima domenica di giugno.

Il nudismo è nato in Germania sul finire del XIX secolo. Il suo sviluppo comincia subito dopo la Prima Guerra Mondiale: in pochi anni si estende a gran parte dell'Europa, particolarmente in Francia, Danimarca, Svezia e nella ex Jugoslavia, ma anche negli Usa, in Canada e in Australia. In Italia solo verso la fine degli anni '60 cominciano ad apparire i primi gruppi. I naturisti si riconoscono nella ormai storica definizione dell'International Naturist Federation: "Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, con lo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente".

Secondo la Fenait (Federazione italiana del naturismo), unica federazione riconosciuta dall'International Naturist Federation che ha sede a Bonn, in Europa ci sono circa 600 strutture naturiste (campeggi e villaggi turistici) e numerosissime spiagge (oltre 230 solo in Spagna, 160 in Francia, ma anche Croazia e Grecia sono molto attrezzate e frequentate).

In Italia, spiagge tradizionalmente occupati dai naturisti sono presenti in Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Sardegna e Calabria. Il piacere di ritrovarsi nudi in mezzo alla natura si esprime però anche lontano dal mare: per esempio in collina o vicino ai fiumi e ai laghi, come accade ad esempio in Trentino Alto Adige. Tra le strutture più conosciute vi è il Club Leuchtenburg in provincia di Bolzano, il Club Le Betulle a La Cassa (Torino), il Centro naturista Cà Le Scope a San Martino di Marzabotto, sull'Appennino bolognese.

In Italia però non esiste una legge che regolamenti il nudismo. La giurisprudenza della Corte di cassazione ha di fatto reso legittimo il naturismo nei luoghi in cui è consuetudine, ritenendo penalmente irrilevante il nudo integrale se praticato in spiagge appartate, frequentate da soli naturisti. Ma esiste anche l'articolo 726 del codice penale, che punisce con sanzioni amministrative pecuniarie "chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza".

"Una definizione vaga - sottolinea la parlamentare radicale del Pd Donatella Poretti, che ha presentato un ddl per la depenalizzazione e la legalizzazione del naturismo - che dà adito a fraintendimenti e che ha portato in alcuni casi a interventi delle forze dell'ordine, e anche di qualche giudice di merito, così come puntualmente registrato dalle cronache estive". La parlamentare rivolge un appello al ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, "affinché si faccia carico di regolamentare il naturismo anche in Italia, come già fatto da molti Paesi in Europa e nel mondo".
Ultimo aggiornamento Lunedì 15 Giugno 2009 10:26
 
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