Il Naturismo a Villata |
Cari Amici
penso che se ci limitiamo a parlare solo della bellezza di Villata rischiamo di rinchiuderci in un virtuale eremo solipsistico ove il dogma sta nell’assumere che tutto va bene per forza. Allora proviamo a vedere gli aspetti su cui possiamo lavorare oggi e nel futuro, perché il Villata continui a vivere e continui ad essere un luogo non solo geografico (la torre genovese, la spiaggia, il bosco) ma soprattutto un piccolo mondo di pensieri e di parole … (tu chiamale se vuoi emozioni . . . ) e di persone che stanno nude “naturalmente” prima che per scelta naturista. Vengo al punto: il naturismo. Il Villata con la perdita/rinuncia/abbandono del naturismo all’interno del campeggio ha indubbiamente perso molto, mi chiedo solo perché non possa tornare ad essere naturista dato che la questione strada si presenta in modo diverso ed esiste pure un controllo agli ingressi. Questo lo dico in quanto ho notato che soggiornano in campeggio alcune persone che nulla hanno a che vedere con il naturismo e non ne possiedono la filosofia (rapporto con la natura, con le persone e ..con le cose). Ciò penso che dipenda anche dalla circostanza che il rapporto prezzo/qualità del Villata attragga molti mosconi non più costretti a quella nudità che prima, oggettivamente, ne limitava gli ingressi e “il volo libero” Stessa cosa quest’anno si percepiva in spiaggia ove si riscontrava un lento espandersi dei “tessili” non più confinati al California ma spesso sempre più presenti nella nostra zona di spiaggia; anche l’ultimo giorno di vacanza ho dovuto "ragionare" con un gruppo di ragazzi (circa 10) arrivati con il gommone, purtroppo, nell’indifferenza più totale dei Villatiani. Ora penso che tutti possiate concordare che stare nudi in spiaggia o altrove non è solo questione di calarsi le braghe per mostrare o per far prendere aria all’epidermide, ma si tratta di un diverso modo di esprimere e di comunicare qualcosa che rappresenta una parte di noi non solo esterna ma anche interna, profonda, emotiva. Quindi è importante, e molto, la consapevolezza di poter vivere nudi in un luogo ed è importante farlo liberamente senza incontrarsi con gli sguardi e con la presenza di chi naturista non è. Concludo: siamo, si o no, convinti dell’importanza che,almeno,la spiaggia resti naturista o – oramai – la pigrizia mentale ci porta a girare la testa dall’altra parte ? se così è, a mio parere, perderemo presto anche la spiaggia e già molti adolescenti, senza colpevolizzarli, sono orientati in quella direzione e sfoggiano, sempre più spesso, il costume, un pareo, salviettoni vari o mutande di Dolce e Gabbana ( e non solo gli adolescenti………….). Meditate gente, meditate………e dite la vostra che ho detto la mia.. Un caro e affettuoso saluto naturista a tutti e “ben tornati” in …ufficio (e se potete spogliatevi un po’ anche lì). Michele |
Ultimo aggiornamento Lunedì 31 Agosto 2009 12:05 |